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Esposizione Internazionale. Ultima giornata
di gara con Siamesi, Maine coon, Devon rex
Crema, la carica dei 518 gatti
Mille visitatori ieri al Podere dOmbriano Romeo, dal
tombino a coppa e coccarda
di Marta Biondi «Sono contento». Osvaldo Giugni, giunto da
Sondrio con la moglie Sheila Delgado, stringe a sè Dyamond del fiore
selvaggio. Il gattone, un maestoso Maine coon di 7 chili, ha appena conquistato
coccarda e coppa. Con altri 517 mici è stato tra i protagonisti della prima Esposizione
Internazionale Felina di Crema, nel fine settimana al Podere dOmbriano. Una galleria
di magnifici siamesi, persiani, gatti sacri di Birmania percorsa da più di mille
visitatori.
Anche ieri per i mici è stato un giorno di esami e premiazioni. Assistenti in camice
bianco hanno presentato ai giudici uninfinità di felini, giunti da ogni parte
dItalia e da vari Stati europei per conquistare un titolo nelle categorie
persiani ed exotics, peli semilunghi, peli corti,
siamesi. Bellissimi i gatti, orgogliosi i proprietari. Come Gerhard Bilek,
dallAustria, fiero del suo Snowcastles Inocenzo, primo nella
categoria peli semilunghi, o come Federico Franchini e Carla Pallotti,
entusiasti del main coon rosso Edan King Red, tra i superfinalisti. «Un gatto
è un po come un figlio» così Alessandro Scrimieri, che mostrava un album di foto
del suo bianco Momi. «Ha vinto la nomina al campionato nazionale
spiega . Stava prendendo anche la nomination, ma poi ha ringhiato. Ha un carattere
grintoso, non cè niente da fare. Comunque io sono felicissimo. Nella fiera lui è
unico. Per me e mia mogli Marlene è importantissimo». Il viaggio in fiera proponeva
signore che profumavano i mici (come Monica Vittorelli, da Venezia, che si prendeva cura
di 18 carati Figaro, cucciolo di tre mesi) o che li pettinavano (così
Teresita Valsecchi, fierissima del suo Excalibur del Borghetto, un bianco
batuffolo di pelo). Tra i vincitori di coppo e coccarda, spiccava per simpatia Romeo,
gatto di casa di Barbara Peroni. Alla consueta domanda «da dove viene?» giungeva una
risposta singolare: «Dal tombino». «Labbiamo trovato lì. E ce ne siamo presi
cura». |