Guide per la Nuova Zelanda.

 

Premessa.

Le guide vengono da noi giudicate in base ai nostri viaggi. Ovvero viaggiatori (quasi) per caso, ma soprattutto liberi. Con richieste medie (pulizia, cortesia e risparmio, senza eccessi ne' in alto ne' in basso). Consigliare l'albergo extra lusso a noi e' inutile: non sopportiamo la spocchiosità di certi ambienti (salvo per "IL" migliore albergo del paese, magari, un pensierino ce lo facciamo....), così come la troppa semplicità di un ostello, perché l'idea di condividere un bagno con sconosciuti ci ribrezza.

I B&B sono affascinanti, si ha un contatto umano e maggiore possibilità di avere informazioni. Ma c'e' il problema della lingua. E -spesso- le dotazioni nelle camere sono vecchie (i materassi sfondati, ad esempio) o ridotte (niente tv o spazio al limite per i bagagli).

I motel sono il mix ideale, per noi: dotazioni elevate (tv satellitare, letti nuovi, camere molto pulite) prezzi medio bassi. Colazione standard.

Del resto, il 90% di chi viaggia negli hotel extra lusso lo fa con un tour. E allora non gli serve la guida che gli dice che quell'hotel e' extra lusso, e chi viaggia da se' ha esigenze più economiche. Oppure viaggia per lavoro, e una guida turistica non gli serve a nulla.

E dunque ecco i giudizi sulla guide per la Nuova Zelanda (non in generale!), in ordine sparso.

 

Mondadori:

Eccezionale. Aggiornata, con un mucchio di foto, mappe e indirizzi, non ti lascia mai sola. Studiata per il turista italiano, offre alloggi e ristoranti che soddisfano ogni palato o schiena. Poche chiacchiere inutili e consigli diretti.

 

ClupGuide:

Buona perché ha un percorso preconfezionato di 30gg., che si può seguire. Ma per il resto e' deludente. I posti consigliati (per mangiare o dormire) non risultano all'altezza: sembra un guida rinnovata senza essere testata in loco, ma solo aggiornando ai valori attuali i costi. Buona la dotazione di cartine (sebbene in B/N) poche foto.

 

Edt/Lonely Planet:

Da molti comprata "di default" per organizzare viaggi, noi ci siamo sempre trovati male. Anche in questo caso non fa eccezione. E' studiata per il mercato USA, con dilungate e dispersive descrizioni dei luoghi, suggerimenti per i bus (tipo Greyhound, ma lo sa che noi italiani ci prendiamo l'auto a nolo?) e gli ostelli (oh, ma quanti italiani vanno in Nuova Zelanda in sacco a pelo???), librerie, centri culturali e ristoranti italiani, orientali, messicani o fast food. Insomma cerca di farti vivere una vacanza all' americana. Soldi spesi male. O meglio, se siete disposti a vivere in Nuova Zelanda, e dopo mesi e mesi a Wellington (per dire una città' a caso) e non sapete più dove andare a mangiare ecco che la LP vi indica che Casa Pasta o Il Calzone fa roba italiana di qualità' (dubitatene.....). Ma solo in questo caso. Cosi' come sapere che da "Cheapskates" (Cuba street) affittano a buon prezzo pattini in linea e' fondamentale, nell'ambito di una vacanza in Nuova Zelanda di un quarantenne italiano che si gira tutto il paese (e soprattutto mai andato sui pattini. Tantomeno in linea).

 

Guida Blu del Touring Club Italiano:

Niente male. Sarebbe come la Mondadori se fosse un po' più aggiornata e avesse una dotazione di alberghi e ristoranti più ampia e ragionata. Ma sicuramente da considerare come acquisto.

 

Nelles Guide:

Niente male, come sempre ottime mappe. Scarse le indicazioni di alberghi e ristoranti: l'abbiamo sempre usata, stavolta abbiamo portato le Clup, e ne siamo pentiti. Molto completa tuttavia, per i percorsi, le foto e i consigli.

 

Se siete dei patiti dell'avventura vi consigliamo la Adventures Travellers de Il Viaggiatore: offre itinerari e soluzioni fantastici, ovviamente per chi ama l'avventura, dal kayak a parapendio, dal trekking alla mountain bike, dal whale watching alle horse travel, dal rafting al bungee jumping.  Naturalmente con tutte le indicazioni di contorno (agenzie specializzate, alloggi, ristoranti, e mezzi di trasporto).